Montagna
L'unica vera montagna dell'Oristanese insieme al Monte Arci, il Montiferru è un antico complesso vulcanico che domina incontrastato il versante centro-occidentale della Sardegna. È caratterizzato da trachiti e basalti ricoperti da rigogliosa vegetazione.
La vasta zona montana di Montiferru prende il nome da una vecchia miniera di ferro abbandonata, situata sul versante occidentale della montagna. Il suo aspetto attuale lascia facilmente supporre che, in un passato non molto lontano, l'intero massiccio fosse ricoperto da foreste delle quali, oggi, rimane solamente qualche testimonianza.
L'orografia piuttosto complessa, del Montiferru, ha nelle cime del Monte Urtigu (1050 m.) e nel Monte Entu (1024 m.) i suoi punti più alti, tra esse si apre la valle del rio S’Abba Lughida. Da queste alture, soprattutto durante la stagione estiva in giornate di buona visibilità, si può scorgere uno spettacolare panorama che abbraccia buona parte dell'isola. Designato per la creazione di un parco naturale, il complesso montuoso ospita ampi e fitti boschi secolari di sughere, castagneti, esemplari di roverelle, di alberi come il tasso. Nelle zone meno elevate, che godono di un clima più mite, prevalgono il leccio e la macchia mediterranea.
La rigogliosa foresta dei versanti occidentali cede il passo alla steppa procedendo verso le cime più alte, che superano i 1000 metri di altitudine. Da segnalare il bosco della Madonnina, dove è possibile trovare esemplari di agrifoglio alti fino a sei metri. Il Montiferru offre anche numerosi sentieri che consentono di addentrarsi fra le sue pendici. Comode stradette permettono di percorrere le vallate, ricche di fresche fonti e sorgenti sorgenti: su tutte, Sa Funtana ‘e s’Otzu e Tiu Memmere. Le vallate della parte occidentale sono attraversate dalle acque dei rii Mammine, Bia Losso, Malancone e Sirisi. Tanta vegetazione rende la zona un habitat particolarmente favorevole per specie come cinghiali, martore, volpi, donnole, lepri e i gatti selvatici. Su queste vette volano colombacci, ghiandaie, beccacce e tordi, che hanno scelto di nidificare nel Montiferru. Da qualche anno sono stati reintrodotti anche il muflone e il cervo sardo, grazie alle zone recintate di ripopolamento allestite dall’ente Foreste della Sardegna, che insieme alla Lipu ha attrezzato anche una voliera, dove si riproduce l'avvoltoio grifone.