Mare
Percorrendo le coste da Is Arenas sino a Porto Alabe si incrociano viste magnifiche: lunghe spiagge, elevate scogliere, corsi d'acqua che si lanciano in mare con turbinose cascate e un entroterra in gran parte ancora selvaggio.
La grande pineta e la vastissima spiaggia di Is Arenas appartengono al comune di Narbolia. Qui dune di sabbia dorata con alle spalle la grande pineta artificiale, si susseguono per 5 km l'una dietro l'altra. In primavera, quando l'acqua è abbondante e i torrenti si infiltrano nelle sabbie, si assiste al rigoglio di erbe, orchidee cisto, tamerici, distese di margherite che si arrampicano sulle dune. Cessate le piogge le sabbie ritornano a essere dominate dal timo, dalla gariga, dalla palma nana, le uniche che resistano alla siccità estiva. Fino al '50, quando è iniziato il rimboschimento, esistevano solo smisurate dune di sabbia e per la tutela di queste località con la legge regionale 31 del 1989 era stata decisa la costituzione del Parco Regionale Naturale del Sinis Montiferru.
Proseguendo oltre, all'altezza della torre Su Puttu si trova il borgo turistico di Torre del Pozzo dal quale lo sguardo spazia fino a capo Mannu. Si giunge poi al borgo turistico di S'Archittu che si affaccia sulla baia omonima. Il paesaggio cambia: le bianche scogliere si presentano con pareti verticali con isolotti, promontori calcarei ricchi di fossili e una cala chiusa da una sporgenza di roccia scavata dal mare. Spicca qui il celebre arco, che ha dato il nome alla località., riconosciuto con la Legge Regionale n. 31/89 come monumento naturale.
Poco più avanti incontriamo Santa Caterina di Pittinuri, un centro turistico formatosi nel dopoguerra attorno alla chiesa di Santa Caterina di Pittinuri. Sotto la torre di Pittinuri si sviluppa la spiaggia di Santa Caterina di Pittinuri in un litorale per gran parte roccioso. Santa Caterina che appare racchiusa tra le scogliere di Punta Cagaragas e Torre Pittinuri: la spiaggia sassosa è un vero museo mineralogico, con ciottoli che riassumono tutte le vicende geologiche della montagna. La costa prosegue con la bella scogliera di Su Riu'e sa Ide, di bianco calcare, poi inizia la maestosa falesia basaltica che continua sino a Foghe, interrotta solo dalle piccole incisioni dei torrenti che provengono dall'entroterra e che, nelle stagioni più piovose, si gettano in mare con bellissime cascate.
È a Capo Nieddu, dove sorge la torre omonima, che la scogliera raggiunge le massime altezze: è davvero impressionante affacciarsi dalle ripe e vedere il mare di un colore incredibile che si frange contro le rocce. Verso Foghe la costa prosegue sempre a picco. La Torre di Foghe può essere considerata uno dei migliori belvedere della costa: di fronte Capo Mannu, l'isola di Mal di Ventre, a sinistra Santa Caterina, a destra Torre Columbargia, Bosa, la Nurra. La zona compresa tra il mare e la statale costituisce il conoide di Sessa, una vasta distesa ghiaiosa, con coltivazioni e vigneti, punteggiata dalle case della "riforma agraria", ma non privo di angoli suggestivi, specialmente in primavera. Porto Alabe è lo sbocco sul mare di Tresnuraghes, importante centro turistico della Planargia, sviluppatosi intorno alla piccola chiesa di Santa Maria del Mare. Dall'abitato si scende con una gradinata fino al mare alla spiaggia di Porto Alabe.